Economia circolare - Fine vita dei veicoli, c\'è una proposta europea per migliorare lo smaltimento

Pubblicato il: 03 Febbraio 2025 - 14:22

Economia circolare - Fine vita dei veicoli, c'è una proposta europea per migliorare lo smaltimento

Ridurre l'impatto ambientale dello smaltimento dei veicoli a fine vita in Europa, più di quanto facciano le attuali direttive comunitarie: è il primo obiettivo di una proposta di Regolamento avanzata dall'europarlamentare Pierfrancesco Maran, relatore ombra per il gruppo dei Socialisti e Democratici (S&D) nella Commissione Mercato interno del Parlamento Ue.

L'ex assessore alla Mobilità del Comune di Milano ha illustrato il progetto durante una tavola rotonda svoltasi stamane nel capoluogo lombardo, moderata dal vicedirettore di Quattroruote Marco Pascali.

Che è partito da un dato base: Ogni anno, in Europa, oltre sei milioni di veicoli raggiungono la fine del loro ciclo di vita.

Un'enormità tutta da gestire.


Supporto al settore.

Rivedendo le norme", ha detto Maran, "intendiamo introdurre un sistema più coerente e sostenibile per la gestione di veicoli da smaltire, favorendo la transizione del settore verso l'economia circolare.

E facendo sistema, perché viene coinvolta tutta la filiera.

Ossia Case auto, aziende del settore plastica e gomma, demolitori e numerosi altri soggetti.

Misure volte a migliorare la circolarità del settore automobilistico, riguardanti progettazione, produzione e trattamento di fine vita dei veicoli", ha aggiunto il politico.

"L'iniziativa migliorerà l'accesso alle risorse per l'economia Ue, contribuendo agli obiettivi climatici e alla trasformazione dell'industria auto.

Il numero chiave.

In particolare, la proposta prescrive che il 25% della plastica utilizzata per costruire un nuovo veicolo (includendo in futuro motocicli, autocarri e autobus) provenga dal riutilizzo, di cui il 25% riciclato da veicoli fuori uso.

Le nuove regole promettono una maggiore tracciabilità dei materiali, e di ridurre annualmente 12,3 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 entro il 2035, valorizzando 5,4 milioni di tonnellate di risorse col recupero di materie prime essenziali.

La proposta sarà esaminata dal Parlamento e dal Consiglio Ue.

Business e occupazione.

Dopo che Arianna Censi e di Guido Guidesi (rispettivamente assessori alla Mobilità del Comune di Milano e allo Sviluppo economico della Regione Lombardia) hanno espresso il proprio consenso alla proposta, è intervenuto Aurel Ciobanu-Dordea, direttore responsabile dell'Economia circolare in Commissione Ue: Intendiamo far sì che i produttori costruiscano veicoli più facilmente disassemblabili e smaltibili.

Così da generare 1,8 miliardi di euro di entrate nette entro il 2035, con la creazione di nuovi posti di lavoro.

Inoltre, impedendo l'esportazione di veicoli non idonei alla circolazione, si otterranno benefici anche per la sicurezza stradale.

Qualche perplessità.

Stando ad Antonio Cernicchiaro (vicedirettore generale Unrae, l'associazione delle Case estere in Italia), il 25% di plastica riciclata su nuove auto rappresenta una misura ambiziosa su cui è necessario fare riflessioni.

In più, il progetto di Regolamento prevede lo smontaggio di molte parti delle auto affinché siano rivendute: in realtà, quei ricambi non hanno mercato.

Per cui, dal punto di vista economico, l'utilità della misura sarebbe dubbia.

Le batterie delle Bev.

Matteo Ricci (relatore ombra S&D in Commissione Mercato Ue) ritiene che il Regolamento debba perfezionare le norme sullo smaltimento degli accumulatori delle vetture elettriche, tema caldissimo in vista del bando delle termiche nel 2035: opportuno che la batteria sia trattata non come un unico pezzo, ma come un insieme di numerose componenti da smaltire e riciclare.



Economia circolare - Fine vita dei veicoli, c'è una proposta europea per migliorare lo smaltimento

Fonte https://www.quattroruote.it/news/eventi/2025/02/03/proposta_ue_smaltimento_ecosostenibile_veicoli_.html

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