Nissan Ariya Nismo - Ambizioni da sportiva
Pubblicato il: 04 Febbraio 2025 - 10:54

Dopo tre anni di assenza dalle scene, il marchio Nismo (acronimo di Nissan Motorsport, la divisione prestazionale nata nel 1984) torna a calcare le strade europee.
State pensando a una sportiva sputafiamme pronto-gara? Magari una GT-R, o una Z? Siete lontani.
Oggi, nel Vecchio Continente, il famoso brand giapponese torna sotto le sembianze di una crossover per famiglie 100% elettrica.
Qualcosa, insomma, di diametralmente opposto rispetto a quello cui siamo stati abituati fino a oggi e che di sicuro alimenterà le discussioni tra appassionati.
Abito sportivo.
Il modello in questione è l'Ariya, presentata nel 2021, che per l'occasione ha indossato panni, per così dire, un po' più audaci.
A cominciare da tutta una serie di spoiler e minigonne con baffo rosso, che circondano la parte inferiore della vettura.
Non si tratta di pura estetica, ma di un aumento della deportanza del 40% rispetto alla versione tradizionale.
Al posteriore campeggia un grande estrattore di chiara ispirazione Formula E, che, come sulle monoposto, sfoggia anche la luce Led antinebbia di forma rettangolare.
Chiudono il quadro i cerchi da 20 pollici firmati Enkei (marchio conosciutissimo tra gli appassionati) e i pneumatici Michelin Pilot Sport EV 255/45, più performanti di quelli montati sull'Ariya "liscia".
Due motori e 435 CV.
Più che doveroso, a questo punto, domandarsi cosa nasconda di tanto speciale questa Ariya per fregiarsi del marchio Nismo.
Partendo dalla base della versione e-4ORCE con batteria da 87 kWh, l'Ariya tutto pepe adotta due motori, uno per asse, capaci di una potenza complessiva di 435 CV e 600 Nm di coppia.
Per darvi un'idea, sono circa 130 CV in più rispetto alla versione standard.
L'accelerazione da 0 a 100 km/h è coperta in 5 secondi, mentre ne bastano 2,4 per passare da 80 a 120 km/h.
Rispetto alle altre Ariya, la Nismo beneficia di una diversa ripartizione della potenza, del 60% sull'asse posteriore e del 40% su quello anteriore nel settaggio di guida più aggressivo.
I tecnici sono intervenuti anche sul telaio (ora più rigido) e sullo sterzo, ritarato per offrire un feedback più accurato quando, tra le curve, si alza il ritmo.
La cura Nismo.
Il tasto d'accensione rosso vicino alla targhetta Nismo lascia presagire in una guida più coinvolgente.
E in effetti, il lavoro del reparto sportivo ha reso la crossover più pimpante e reattiva.
L'assetto più rigido dà il suo contributo tra le curve, la gommatura più performante aumenta la tenuta di strada e la nuova calibrazione dello sterzo invita ad alzare il ritmo.
Confort soprattutto.
La modalità Nismo richiede un po' di impegno, soprattutto sotto la pioggia (una costante per tutta la mia prova), ma c'è da dire che l'elettronica della Ariya è sempre puntuale e ben calibrata, pronta a rimettere tutto in ordine.
C'è anche da sottolineare, come detto, la maggior tenuta degli pneumatici Michelin, rassicuranti anche sul bagnato e capaci, secondo la Casa, di ridurre dell'8% gli spazi d'arresto senza richiedere dischi più grandi e pastiglie più performanti.
Al netto di quanto detto finora, la natura confortevole della Ariya non è certamente scomparsa: la proverbiale insonorizzazione dell'abitacolo, efficace a qualsiasi andatura, si conferma anche sulla Nismo e l'abitacolo conserva tutto lo spazio originario, così come il baule.
Ovviamente, le prestazioni hanno un prezzo sul fronte dell'autonomia: il dato dichiarato non va oltre i 417 chilometri.
Infine, una nota sul listino: l'Ariya Nismo parte da 65.850 euro, non pochi anche se la dotazione è molto ricca, mentre è da considerare l'offerta, riservata ai primi 250 clienti che sceglieranno la vettura nella colorazione Stealth Gray, di un voucher di ricarica pubblica valido per 12 mesi all'interno del network Nissan Charge.















